1. WHO IS….. THE CAT …….. ?
Nessuno sa esattamente perché quello sia il suo soprannome: la “Gatta”….
Forse per i suoi occhi verdi con taglio a mandorla, forse perché ama passeggiare di notte con passo felpato, forse perché mostra gli artigli di fronte al pericolo. Chissà. Ma in fondo non è così importante capire perché la Gatta si chiami così: l’importante è capire l’anima di quegli occhi verdi.
La Gatta è bella. E questo già vuol dire tanto. Sì, non facciamo gli ipocriti: la bellezza conta e lei ne ha da vendere. Un’armonia di cellule: lunghi capelli neri lisci, alta, gambe affusolate e nasino all’insù. Cosa può volere di più dalla vita una ragazza d’oggi? Sì, è vero, il petto non è quello di una maggiorata, ma pazienza: la perfezione non è di questa terra (della serie… “chi si accontenta gode”).
La Gatta non è solo “fisicità”: è soprattutto uno strano compromesso tra Ragione-Emozione. Non si sa mai cosa possa prevalere. Lei sta lì, di fronte a se stessa, di fronte alla vita, di fronte allo specifico momento, al “dunque”. E accade sempre l’imprevisto: Ragione-Emozione confabulano tra loro, si scontrano e poi decidono chi debba averla vinta.
Mah… la Gatta propende a credere che sia la dea Ragione…. Ma spesso e volentieri, vince l’imprevista, favolosa, affascinante… Emozione. Ma la Gatta non è stupida: lo sa e le sta bene così.
Ma perché parliamo di lei? Non so….. forse perché è una tipa strana….. a volte la chiamano pure matta. Ma a lei non importa per niente: lei è unica, lei è una a-normale, perché è fuori dagli schemi, perché è sopra le righe, perché non fa mai quello che è stabilito dalle regole, perché ama tutto e niente, perché crede nella libertà più assoluta, perché grida al cielo la sua rabbia quando vuole, perché balla dalla felicità quando sente la musica nelle vene, perché è lei….. e sa di esserlo. E sa piangere da sola in silenzio senza farlo vedere al mondo. E sa guardarsi allo specchio sorridendo a se stessa, come nessun altro saprebbe fare.
Ecco. Questo è il tutto e il niente della Gatta. Qui vi racconterò un po’ di lei, come in una favola moderna raccontata senza certezze, raccontata senza bugie.
Vi dirò dove vive, vi parlerò della sua casa piccola e “magica”, vi dirò cosa fa, come beve il caffè la mattina, cosa preferisce mangiare. Vi parlerò del suo lavoro, vi dirò che musica ascolta, vi racconterò quello che volete sapere.
Se lei me lo permetterà, perché la Gatta, ricordiamocelo, è strana….