2. L’ANTICA DIMORA
Iniziamo dalla sua casa, dal suo ambiente naturale.
Una persona riflette se stessa, la propria luce, i propri colori, le proprie emozioni nell’ambiente che sceglie come nido-tana-rifugio…. Quindi, per conoscerla un po’ meglio potrei raccontarvi della sua casa.
Dunque, la casa della Gatta si trova in una grande città. E’ una casa immersa nel caos cittadino, ma la strada dove si trova, nasce dai semafori e termina, più piccola, in un’oasi di pace.
E’ un vicolo cieco che porta a qualche antica palazzina, con vecchi e imponenti portoni, giardini di edera e magnolie. E’ un’area di confine tra antichi silenzi e l’inferno del clacson. Eh sì, direte voi, perché adesso esiste pure un posto così. Esiste, esiste… fidatevi…..
Ma veniamo alla costruzione in sé. E’ una vecchia casa, una palazzina antica, ora suddivisa in appartamenti, più o meno curati. La Gatta vive nella mansarda: l’ha ricevuta in eredità dalla nonna paterna. Un antico open-space con la luce che entra dai grandi lucernari del tetto di legno e da alcune finestre che guardano il campanile. Muri di mattoni di cotto a vista.
Pochi mobili, tanto bianco, tocchi di nero e oro, quadri antichi della nonna, candelabri altissimi che troneggiano sul pavimento, pile di libri ovunque.
La Gatta mangia ad un tavolo nel soggiorno open-space con cucina a vista, sedie bistrot ed enorme frigo all’americana. Vive sola, ma fa la spesa per tre perché ama avere provviste, come le formiche.
La Gatta dorme in un lettone matrimoniale, con una testiera ricavata da un’enorme cornice antica trovata dal robivecchi, inchiodata al muro, dipinta d’oro, riempita all’interno di pelle nera …… strano? Ma lei … è strana…. l’ho detto.
E poi il bagno, un regno dell’io, dove trovano spazio profumi, creme, candele, mazzi di fiori di lavanda essiccati. C’è uno specchio enorme, con la cornice di legno nero laccato, dove la Gatta si guarda con occhio critico ogni mattina, mentre spera di ricordarsi di non ingoiare il colluttorio.
Questa, più o meno, è la casa della Gatta. Qui lei, ogni mattina, si alza dal lettone e beve il suo caffè nero espresso, mentre guarda il cielo per verificare la presenza del sole che, ovviamente, è il suo elemento naturale, la sua fonte di energia psico-fisica, il suo credo e la sua filosofia di vita. Se lo è pure fatto tatuare sulla caviglia destra: un sole che sembra un diamante sfavillante, con punte di luce stilizzate.
E la Gatta, da quella casa di luce, inizia ogni giorno a ri-vivere. Una vita normale…. di una ragazza particolare….